In breve, c’e’ una differenza fondamentale:
1) Globalizzazione, tra l’ altro significa abolizione delle differenze, l’integrazione degli aspetti nazionali in un unico aspetto globale avente appunto carattere uniforme e globale. Talvolta questo puo’ significare la cancellazione di tutti o quasi gli aspetti specificatamente legati al luogo/cultura locale, ecc.
2) Internazionalizzazione, tra l’altro significa tra nazioni; non significa quindi assolutamente globalizzare, bensi’ rendere un qualcosa adatto all’uso/produzione/esportazione in altre realta’/culture.
Si puo’ quindi dire che sono due concetti sotto molti aspetti opposti.
Dal punto di vista dell’ azienda che ha bisogno di produrre/esportare un prodotto/servizio in un altro mercato/cultura, sono due cose completamente diverse.
Ovviamente, lo scopo dell’azienda e’ guadagnare (che e’ diverso dal fare fatturato), non perseguire uno scopo “ideale” – e in tal senso dovrebbe regolarsi. Gli scopi “ideali” esulano perche’ sono legati a fattori non aziendali.
Si potrebbe discutere sui vantaggi/svantaggi della globalizzazione, e se tale globalizzazione possa essere un vantaggio al 100%, al 75%, al 50%, al 25%, ecc. per le aziende. Ma sappiamo che qui, agli effetti pratici, entrano in campo tutta una serie di considerazioni che esulano dal campo strettamente aziendale.